Visual Exploration Training

Corso di Visual Exploration Training

Il sistema VET è realizzato da SVEP srl – Modena – www.stabilometria.com

01.

Un innovativo metodo di traning.

Nell’ottica di sviluppo di programmi innovativi e socialmente utili nel campo della sicurezza stradale, PDA ha realizzato un Corso di guida per migliorare l’efficacia in termini di sicurezza e conseguente diminuzione dello stress.

02.

Scientificamente testato con oltre 10.000 allievi.

Stefano Livio, già responsabile di alcune delle più prestigiose scuola di guida sicura, ha osservato l’ interazione tra le capacità di guida e il controllo dei movimenti saccadici, supportando da tempo la ricerca scientifica inerente a tali correlazioni.

03.

Dalla teoria alla pratica su pista

Alla fine del percorso formativo e-learning, sarà necessaria una fase di guida su pista o su strada (quest’ultimo particolarmente indicato per la formazione con i mezzi pesanti) per 1 ora circa di percorso in affiancamento con un istruttore professionista. Questo permetterà di applicare in modo pratico tutte le qualità di coordinamento oculo-motorio.

Proponiamo  un corso, rivolto a tutti coloro che guidano,  al fine di migliorarne l’efficacia, in termini di sicurezza e diminuzione dello stress, utilizzando un innovativo  metodo di training:

Gli strumenti tecnici , assolutamente innovativi ed unici, che mettiamo a disposizione sono  il VET (Corso di Visual Exploration Training), sistema di analisi oculo-motoria (occhiali e software) ed  alcuni filmati, opportunamente preparati con evidenziazione dei punti di riferimento visivi,  e disponibili via web , da utilizzare per le esercitazioni. VET ha come base di confronto delle prestazioni il comportamento oculo-motorio dei professionisti della guida.

Dall'allenamento alla prova su strada

Alla fine del percorso formativo e-learning, sarà necessaria una fase di guida su strada, per 1 ora circa, in affiancamento con un istruttore professionista. Questo permetterà di applicare in modo pratico tutte le qualità di coordinamento oculo-motorio.

Approfondimento

Il Visual Exploration Program, cos’è e come si è condotta la ricerca scientifica

Questo progetto nasce dalla collaborazione con il Dott. Giorgio Guidetti e SVEP srl di Modena.

L’aspetto innovativo è quello di aver costruito integralmente il progetto insieme a Stefano Livio e il suo staff, loro hanno successivamente sviluppato con la propria competenza un percorso didattico specifico sulla “sicurezza stradale”.

Il gruppo di lavoro ha condiviso ogni fase: dalla individuazione degli obiettivi alla scelta dei metodi per la valutazione, dalla costruzione di percorsi didattici alla scelta delle domande del questionario valutativo. Naturalmente questa modalità operativa ha richiesto una forte integrazione tra tutti i membri del gruppo ed un coordinamento tra  Livio, il suo staff e l’Associazione Stefano Livio.

La ricerca è stata avviata e condotta grazie alle intuizioni ed agli studi del Dott. Giorgio Guidetti (vestibologo di fama mondiale ed autore di numerose pubblicazioni sull’argomento).

pilota esperto e già responsabile di alcune delle più prestigiose scuola di guida sicura, ha intuito e adottato un nuovo sistema di insegnamento, un lavoro riguardante l’utilizzo degli occhi tra un guidatore esperto ed uno inesperto. In passato era già stato realizzato uno studio da un team di medici psicologi svizzeri che evidenziava la diversità di percezione da parte dei due soggetti, in sostanza quello più esperto guardava in posizioni diverse da quello meno esperto. Da ciò non si poteva evincere né quale fosse il sistema giusto, né se ci fosse la possibilità di modificare indipendentemente dall’esperienza tale attitudine, inoltre, non è stato registrato un sistema di insegnamento.
Stefano Livio, invece, sul campo ed in modo empirico l’ha prima codificato e utilizzato in modo pratico per incidere sul corretto comportamento degli allievi eliminando gli errori percettivi.

La ricerca è stata validata e confermata grazie alla collaborazione del prof. GIORGIO GUIDETTI, (vestibologo di fama mondiale ed autore di numerose pubblicazioni sull’argomento), mentre la strumentazione scientifica e didattica appositamente creata (occhiali per il controllo dei saccadici alla guida ed esercitazioni pratiche su computer con validazione finale dei risultati raggiunti), sono frutto della diretta collaborazione dell’Ing. MAURIZIO MANFREDI.

La strumentazione scientifica ed i software di test e di esercitazione sono stati sviluppati da SVEP srl di Modena.

I risultati ottenuti nei corsi sono strabilianti e densi di conseguenze positive per il miglioramento della qualità di guida, la riduzione dello stress, dell’incidentalità legata alla distrazione e l’attenuazione di fenomeni di sofferenza posturale, ( collo, schiena ecc. ), connessi o addirittura fortemente derivanti da problemi di puntamento visivo.

Tale approccio scientifico alla guida ha premesso di validare, in sede di formazione, una effettiva riduzione di incidentalità, un abbassamento dei livelli di stress, risparmio energetico.  

Questa tecnologia e stata testata e validata da Ferrari Drive Academy , Ducati e soprattutto dalla Polizia di Stato tramite il Prefetto Roberto Sgalla che a personalmente partecipato a tale ricerca.

Ognuno di noi vive in un ambiente multisensoriale complesso, che invia al cervello una moltitudine di informazioni attraverso gli organi di senso.  Ad esempio guidando lungo una strada si ha a che fare simultaneamente con informazioni visive (oggetti, persone, animali, edifici, etc.), acustiche (suoni, voci, rumori,  etc.) e labirintiche-vestibolari (accelerazioni lineari e angolari, inclinazione del capo e del corpo).

Alcuni fattori sono dipendenti da elementi esterni  non modificabili (fattori ambientali come il tipo di strada o il clima) o poco modificabili (il mezzo meccanico), altri sono dipendenti dal nostro organismo e dai sistemi di elaborazione del segnale che mettiamo in funzione (caratteristiche fisiche, psicologiche,  fattori di adattamento) e che possiamo cercare di modificare.

Per evitare una situazione di “sovraccarico” al cervello si rende necessario che solo una parte delle informazioni in ingresso vengano elaborate approfonditamente e che il cervello impari a quali affidarsi e quali siano solo distraenti o persino potenzialmente pericolose.

Occorre inoltre la capacità di memorizzare i percorsi e le caratteristiche ambientali relative, per poterli  effettuare  “automaticamente” (funzione detta “Navigation”  per la quale è stato assegnato il Premio Nobel 2014 per la Medicina).

Elemento cardine per il controllo ambientale è la funzione di fissazione visiva che consente di selezionare l’obiettivo principale di interesse e di definire il miglior programma motorio per effettuare i movimenti necessari ad ogni istante.

Particolarmente importanti sono i cosiddetti movimenti oculari saccadici, rapidi, atti a favorire l’attenzione su un oggetto comparso improvvisamente nel campo visivo o di cui abbiamo immaginato la possibile presenza.

 Durante i movimenti saccadici si ha un momentaneo black out  visivo (dai 70 ai 120 msec);  in altre parole, durante i movimenti rapidi degli occhi, la persona,  senza esserne consapevole, non possiede una reale percezione visiva di quanto sta avvenendo. Le  conseguenze di questa mancanza di informazione sono evitate dalle capacità cerebrali di “ricostruire memoricamente” quanto è avvenuto nel periodo buio, cioè di utilizzare le esperienze passate per ricostruire i probabili frames mancanti.

I movimenti saccadici sono allenabili e migliorabili, sia per quanto riguarda la loro velocità sia per la loro precisione, anche in  presenza di stimoli visivi distraenti.  Gli studi effettuati su sportivi di alta performance documentano infatti che gli stessi hanno abilità nettamente superiori alla norma.

La plasticità del cervello, se adeguatamente stimolata, consente in effetti di migliorare la funzione sviluppando nuove e più efficaci strategie.

Gli incidenti stradali costituiscono la prima causa di morte nei giovani tra 15 e 24 anni ed una delle maggiori cause di invalidità; inoltre, anche se negli ultimi 30 anni si è verificata nella popolazione generale una riduzione della mortalità per incidente, in questa fascia di età la situazione si è mantenuta sostanzialmente invariata.

Si tratta quindi di un fenomeno rilevante nell’ambito della Sanità Pubblica, tanto che uno degli obiettivi principali degli ultimi Piani Sanitari Nazionali e Regionali è la riduzione della mortalità derivante da incidenti stradali, il 70/80% degli infortuni sul lavoro certificati INAIL sono in realtà incidenti stradali.

Nel territorio delle Città di Parma e Reggio Emilia,  la situazione relativa agli incidenti stradali è caratterizzata da una discreta rilevanza del fenomeno in quanto, come ormai accertato, è proprio nelle strade urbane che si verificano il numero maggiore di incidenti ed in più si tende a non utilizzare i dispositivi di sicurezza.

Nel predisporre il progetto si è tenuto conto che gli esercizi e-learning ( 8/9 minuti al giorno per almeno 20 volte in 1 mese), segnala come efficaci le esperienze di apprendimento attive e coinvolgenti.

I corsi di guida in sicurezza sono rivolti a tutti i possessori di patente con particolare attenzione ai neopatentati, da non sottovalutare la clientela femminile a cui viene affidato generalmente il trasporto familiare.

Nell’ottica di sviluppo di programmi innovativi e socialmente utili nel campo della sicurezza stradale, si propone la realizzazione di Corsi di guida in sicurezza.

I corsi di guida sono basati su alcuni concetti fondamentali, fra cui:

  • Utilizzare tutto quello che la moderna tecnologia ci mette a disposizione per analizzare i punti critici della guida.
  • Ogni singola persona proseguirà nella formazione  in vettura assieme all’istruttore, per disporre dei dati oggettivi su cui basare e dimostrare un reale e permanente miglioramento della guida.
  • Tale miglioramento non può prescindere da nozioni di guida eco compatibile.  Adottare una guida intelligente e rispettosa dell’ambiente vuol dire ridurre il consumo di carburante in modo significativamente fino ad arrivare ad una media di un 15/20% di minor consumo in modo significativo mantenendo livelli più elevati di sicurezza!

Alla luce di quanto esposto l’obiettivo generale del progetto è quindi quello di promuovere l’adozione di comportamenti utili per diventare utenti più sicuri e consapevoli della strada per la tutela della propria e altrui salute.

Conoscere le principali norme del codice della strada in qualità di pedoni, ciclisti, autisti di moto, automobili e mezzi pesanti.

  1. Acquisire semplici  conoscenze  sui  fattori  di  rischio  di  incidenti  stradali,  in   particolare l’importanza del fattore umano e la pericolosità del traffico citta
  2. Migliorare la consapevolezza che il rispetto delle norme del Codice stradale ha valore protettivo per la propria, altrui salute/vita.
  3. Promuovere la  consapevolezza  dell’utilità  dei  dispositivi  di  sicurezza  casco,  cinture, ABS e controllo di stabilità.
  4. Sapere come comportarsi in caso di percezione del rischio di incidente stradale.

Il filo conduttore del progetto è di portare il problema all’attenzione dei ragazzi, genitori, di renderli partecipi e protagonisti nel percorso didattico di acquisizione di competenze per la sicurezza stradale tramite una didattica attiva come lavori di gruppo, analisi e confronto di opinioni.

I contenuti di base sono trattati partendo dalle conoscenze e dall’esperienza quotidiana che i ragazzi vivono da soli e con la propria famiglia in qualità di pedoni, ciclisti, utenti dell’automobile e dei mezzi di trasporto.

Dopo avere eseguito l’esame con il sistema VET sarà fornito un codice di accesso  alla piattaforma e-learning , questo consentirà di svolgere gli  esercizi ( 8/9 minuti al giorno per almeno 20 volte in 1 mese), segnala come efficaci le esperienze di apprendimento attive e coinvolgenti.

Dopo circa un mese, il soggetto viene riesaminato , con il sistema VET per constatare il livello del suo miglioramento, dopodiché il processo formativo si conclude con lo svolgimento del corso su strada o mini-impianto per la realizzazione dei test oculo-motori vengono utilizzati dei particolari occhiali , connessi al computer , in grado di rilevare  la posizione e i movimenti dello sguardo del soggetto sotto test.

Analisi del livello delle capacità di coordinamento oculo-motorio dell’allievo

La prima parte del corso si svolge in aula, una parte didattica fondamentale per comprendere gli esercizi dinamici che verranno effettuati durante la giornata.

La teoria prevede i seguenti principali argomenti:

* utilizzo corretto del volante e dei pedali
* utilizzo corretto dell’ABS e frenata di emergenza
* spazzi di frenata e tempi di reazione
* utilizzo corretto dei sistemi di sicurezza e loro limiti
* traiettorie e tecnica di guida per eseguirle correttamente
* sottosterzo e sovrasterzo
* Pneumatici , manutenzione , pressioni e valutazione problemi
* tecniche per prevenire e risolvere l’ acqua planing
* tecnica diguida difensiva e risparmio energetico
* Consigli e accorgimenti per la guida notturna
* consigli per una corretta alimentazione per chi si accinge alla guida
* corretta posizione di guida  , busto , mani e piedi

Creating tools for larger change

All’allievo verrà inviata una password che gli permetterà di avere accesso alla piattaforma e-learning dove svolgerà allenamento per il miglioramento del coordinamento oculo-motorio.

Tapping the voice and power of constituents

L’allievo parteciperà al corso pratico su strada con affiancamento dell’istruttore, sulla propria vettura / vettura di servizio.

La formazione prevede 1 ora di guida necessaria per acquisire le tecniche previste nella fase teorica.

Prima del Corso pratico di guida, l’allievo verrà sottoposto ad una 2^ analisi per verificare l’incremento delle capacità di coordinamento oculo-motorio.

Poiché l’educazione alla sicurezza stradale è un’attività trasversale alle varie discipline è necessario e importante il rispetto a quanto proposto in precedenza, questo sistema offre un livello molto superiore di guida sicura. 

Gli operatori hanno predisposto per la valutazione un questionario pre e post da somministrare ai partecipanti

L’inserimento, l’analisi, la tabulazione finale, i risultati dei questionari

Somministrazione ai partecipanti  il questionario d’ingresso (vedi allegato) da parte di un responsabile della associazione;

L’obiettivo di questa attività è di rilevare e comprendere i punti più pericolosi e le regole da rispettare nel percorso durante la guida.

Obiettivo è far sapere quanto il fattore velocità sia determinante per la riduzione degli incidenti stradali. Il nuovo Codice della strada, con lo scopo di salvaguardare la sicurezza della circolazione e la tutela della vita umana, mette in primo piano le regole di comportamento che riguardano la velocità nel traffico cittadino.

L’obiettivo di queste riflessioni è far conoscere i dispositivi di sicurezza e, specialmente, far capire la loro utilità. L’intervento è articolato in due momenti: il primo riguarda i dispositivi di sicurezza a cosa servono, cosa proteggono. Attenzione all’uso dei telefoni cellulari, alterazioni della velocità dei riflessi  causati dall’utilizzo di sostanze psicotrope, alcool  e droghe. Proteggere e proteggersi attivando tempestivamente il 118.